SUNTO BIOGRAFICO
TRATTO DALLE MEMORIE INEDITE SULLA VITA E OPERE
di AGOSTINO AGLIO pittor cremonese 
raccolte e tradotte dall’ Inglese
PARTE PRIMA
( 1777- 1824 )

Agostino Aglio Homepage    

Introduction   Part 1   Part 2    Part 3  Appendix 1   Appendix 2    Appendix 3     Breve Analisi

Agostino Aglio figlio di Gaetano Notajo patrocinatore. e di Marianna Mondini nacque in Cremona sotto la Parrocchia della Cattedrale li 15 Dicembre 1777. Rimasti in pochi mesi privi degli altri tre figli, i suoi genitori concentrarono su di lui tutta l' affezione, e trasferita nel 1787 la loro dimora a Milano collocavano il giovanetto nel Collegio dei Barnabiti a S.Alessandro. Ivi per la docilita del carattere suo e le precoci disposizioni all' arte del disegno egli rendevasi bentosto il favorito de' precettori ed in particolare del Superiore Provinciale ( un celebre predicatore di que'tempi ) il Padre Quadrupani. La speciale applicazione allo studio dei classici ed i rapidi progressi 

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di lui negli elementi del disegno non tardarono, all' epoca deila 
visita fatta da Giuseppe IIo al Collegio, a segnalare Agostino uno fra i piu distinti alunni di esso meritevole d' essere presentato 
all' Imperatore. Questo gli procuro l' onore d' essere distinto nel 1789 dal Successore Leopoldo IIo colla graziosa promessa d' un posto gratuito nel Collegio Ghislieri di Pavia appena avesse raggiunto l' eta d' ammissione. In questo frattempo il genio del giovine Agostino per la pittura andava sempre piu sviluppandosi; egli accoppiava agli studii serii del Collegio quelli piu gradevoli dell' Arte, in cui doveva un giorno divenir eminente, entrava all' Accademia di Brera e la apprendeva dal Professore Giocondo Albertolli il disegno ornamentale, dai Professori Polacchi e Piermarini gli elementi di Architettura, e piu tardi dall' Appiani i principii del dipingere a fresco, dal Professor Rusca quelli della Scultura. Scorso in siffatto modo l' intervallo d' attesa per la di lui ammissione all'Universita egli stava per recarsi a Pavia onde dedicarsi allo studio delle matematiche, quando le invadenti armate della Francia Repubblicana discendendo in Italia impedirono l' apertura dei Corsi Universitarj, ed essendo gli studenti presidal delirio dell' epoca anche l' Aglio segul la corrente ed arruo lossi come volontario nella legione della Repubblica Cisalpina. Trovavasi il 2 febbrajo 1797 alla battaglia di Faenza sotto il Comando del Generale Victor, come pure alla susseguente resa d' Ancona ed a Tolentino, quando la pace con Pio VIo venne segnata; ma colto dalle febbri, mentre era stazionato a Perugia, ottenne dal Direttorio il congedo e ripatrio. Ristabilitosi lentamente in salute l'Aglio si diresse alla volta di Roma onde perfezionarsi nell' Arte e cola frequento per ben due anni la scuola del ceIebre pittore paesista Campovecchio di Mantova. Iniziato da lui nel dipingere la natura, ei primeggio ben tosto fra i numerosi allievi di quel distintissimo Maestro, e tanto progredi in questo ramo dell' Arte da raggiungere in breve quel grado di preminenza che doveva in avvenire formare una delle principali attrattive delle sue opere. (1) 
In questo mentre l' Architetto Inglese Guglielmo Wilkins divisando visitare la Sicilia e la Grecia per trar copia dei Monumenti dell' antica civilta cola sparsi, desiderava accaparrarsi in Roma un giovane compagno di viaggio , di civil condizione, e 

(1) Questo genere inratti venne sempre da lui trattato con eguale e mirabile valentia e gli valse Inghilterre quell’immensa popolarita, di eui principalmente abbe a godere sino al 1824.

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valente disegnatore di paesaggio e di soggetti Architettonici. Essendosi a questo scopo rivolto al celebre Canova, questi dietro le pressanti raccomandazioni del Cardinale Milanese Dugnani e dell'esimia pittrice Angelica Kanfmann, presentogli il nostro Ar. tista, il quale pochi giorni dopo suI finire del 1799 parti da Roma col Wilkins. Percorsa la Sicilia, la Grecia e l'Egitto, Aglio, dopo aver arricchito l'album voluminoso dell' Architetto Inglese di preziosi disegni a chiaro-scuro delle principali antichita da loro visitate (1) , ritorno solo aRoma nel 1802. Cola, attingendo ane pure fonti dei grandi Maestri della Scuola Toscana, si gloriosamente rappresentati nel Vaticano e in S. Pietro , stava egli dedicandosi a tutt'uomo a1lo studio dei loro capi d' opera quando gli pervenne uno scritto del Wilkins coll' offerta d' un posto d' assistente alla sua scuola di disegno presso un Conegio dell' Universita di Cambridge coll'annua pensione di 4000 franchi. 
L' incoraggiamento datogli dal Cardinale e la memoria dena buona armonia che non aveva mai cessato di regnare fra lui e l'Inglese nei passati viaggi favorendo il desiderio dell' Artista di percorrere nuovi paesi, 10 indussero ad accettare la lusinghiera offerta, ed imbarcatosi a Livorno il 14 Settembre 1803, a bordo d' una nave Svedese, dopo un viaggio disastroso per frequenti burrasche e visite di Corsari ( durante il quale non gli fu mai concesso sbarcare a causa del blocco Continentale e del contagio che infestava le Coste di Spagna ) l' Aglio arrivo a Gravesend presso Londra il 13 Dicembre. 
Giunto a Cambridge ed entrato nel Conegio Cajo, vi eseguiva numerosissimi disegni e prestavasi volonteroso alle molte esigenze del Wilkins. Ma verso la state del 1804 vedendosi continuamente assoggettato ad un severo e pesante controllo, stanco della monotomia di quel soggiorno , ed oppresso da malessere e da tristezza, e ferito spesse volte nell' amor proprio dalle sarca- stiche osservazioni e dal freddo contegno del di lui Protettore, approffitto dell' occasione in cui un lavoro ad olio, frutto di sue notturne vigilie e destinato qual ricordo ad un amico, gli aveva attirato duri rimproveri e il rimarco di non appartenergli alcuna delle opere da lui prodotte, risolse svincolarsi da si umiliante servitu, e, fatto appello alla benevolenza d' un suo conoscente

(1) Questi magnifici disegni vennero dal Wilkins fatti incidere e pubblicare col nome di Aglio nelle due opere intitolate ; Antiquities of Magna Grecla. Cambridge: 1807, fol. e Atheniensia = Londra 1846, ottavo. 
Una copia della Antichita della Magna Grecia vennc or son pochi mesi venduta a 300 franchi.

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Capitano di Bersaglieri Volontarii , riusci per di 1ui mezzo a sciogliersi dagli impegni contratti colI' Architetto. Munito di commendatizie per alcune notevoli famiglie della Capitale il nostro Artista recossi a Londra ed ivi dedicatosi all' insegnamento elementare del disegno ebbe numerosi allievi, fra i quaii figurano anche le figlie del Marchese Camden e la figlia del Conte Spencer divenuta in seguito Governatrice delle Principesse Reali. 
Ma non ando molto tempo che acquistate varie conoscenze nel mondo artistico e allettato da certe vantaggiose condizioni offertegli dal Sig. Taylor proprietario del Teatro dell' Opera Italiana egli si associo al noto pittore firentino Marinari e pose mano alle decorazioni di quel gran Teatro. Compiuto il lavoro in pochi mesi, Aglio ebbe il non leggiero rincrescimento di vedersi defraudato d'ogni lucro per l'improvviso fallimento del Sig.Taylor. Il gran successo pero che ottennero i suoi lavori gli procuro bentosto nuove e piu rilevanti commissioni quali furono quelle di decorare l'interno dei teatri di S. Maria e di Drury Lane (ove stette occupato per ben quattordici mesi), lavori che gli fornirono il destro a larghi guadagni. Fu in quest’ epoca che il nostro Artista avendo stretto amicizia con un' agiata famiglia di commercianti otteneva la mano d' una loro figlia, e il di lui matrimonio con Letizia Clarke veniva celebrato ai 16 di Marzo 1805 nella Chiesa di S. Anna nella parrocchia di Soho. 
Rimasto sino al 1807 stabilmente in Londra, Aglio ne partiva alIa volta della Contea di York, e cola trattenevasi circa un anno nelle vicinanze di Ackworth onde ornare di paesaggi a fresco le pareti delle principali sale delle Ville Mortimer e Woolley, sontuose residenze di due distinti personaggi. Restituitosi alla Capitale, il nostro Artista, dopo aver eseguito varii lavori a chiaroscuro e ad olio per la Real famiglia del Duca di Berry, alla quale era stato presentato ecaldamente raccomandato da influenti protettori, riceveva da un ricco Negoziante della Martinica, stabilito in Londra la Commissione di dodici dipinti su vedute pittoresche dei laghi di Killarney col prezzo stabilito di 15,000 franchi. Percio portavasi nel Maggio 1809 in Irlanda , e cola per ben un anno trattenevasi traendo dalla natura i punti piu interessanti di quei deliziosi laghi , ed eseguendo altresi ritratti, paesaggi, ornati etc. per alcuni alti personaggi villeggianti nei dintorni. Reduce a Londra del maggio 1810 e costretto per la volubilita del Comittente ed a scanso di litigi ad nna transazione suI numero fissato dei dipinti in parte spediti , 

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Aglio vedevasi gia ridotto a non, lieve perdita , quando la vahezza di que' lavori, fedeli immagini dei romantici luoghi che formano il legittimo orgoglio degli irrequieti abitanti della Verde Erin, attrasse l'attenzione d'un rinomato raccoglitore, il Marchese di Lansdown, il quale trattatane la cessione li acquisto eli pose ella sua preziosa raccolta di quadri ove tuttora si ammirano. Non erano scotsi molti mesi dal di lui ritorno dall' Irlanda , allorche una guerra accanita di partito sorgendo contro il monopolio dell' Opera italiana al Teatro del Re diede origine ad una Societa ler l'erezione d'un secondo teatro italiano. Questo incidente non poteva mancare di riuscir propizio al nostro Artista. Infatti appena compiuto nel 1811 lo spazioso edificio, ora noto sotto il lome di Pantheon Bazar , in Oxford Street, i Direttori della Societa rivolgevansi ad Aglio per la completa decorazione dell' interno del Teatro, e siffatto lavoro, assunto e compiuto in pochi mesi, procuravagli la generale ammirazione ed il ragguardevole lucro di 38,000 franchi. 
Si fu circa a quest' epoca che l' arte litografica veniva introdotta dalla Germania in Inghilterra. Il Ministero di Marina aveva bensi pel primo applicata la recente scoperta impiegando un piccolo torchio litografico per la riproduzione di lettere circolari, na ad Aglio solo spetta il vanto d' aver pel primo trasportato su pietra e riprodotte opere del disegno nella Gran Brettagna. I primi disegIi litografati che videro la luce in Londra furono quelli delle dodici vedute dei laghi di Killarney da lui dipinte nel 1809; a questi fecero tosto seguito pubblicazioni di ritratti d' illustri personaggi, di artisti, di studii d' alberi, di paesaggi e d' altri soggetti, di cui sarebbe troppo lunga. la parziale enumerazione. Questo nuovo ramo dell' arte non valse pero a distrarre l' Artista da quello piu nobile del dipingere ad olio, che anzi, per commissione avuta dal Sig. Giorgio Gillou Banchiere di Oxford Street, egli con sorprendente rapidita eseguiva nello spazio di un anno non meno di settantacinque piccoli dipinti ad olio a soggetti di fantasia, ove in gran parte dominava il prediletto suo genere, il paesaggio. La fecondita d' invenzione dell' Artista, non che la robustezza del colorito e la singoiare maestria nel riprodurre le prospettiche gradazioni delle grandiose scene della natura, avevangli guadagnato siffattaniente I' ammirazione e la simpatia del ricco Banchiere da iridurlo a proporgli (dopo aver atteso il compimento di varii affreschi che Aglio stava dipingendo in una lontana Contea) l’ esecuzione d'un lavoro di 

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tal mole da offrire all' Artista; ampio campo di manifestare la forza della sua fatcolta inventiva e di far splendida mostra del suo ingegno cotile disegnatore, coloritore e prospettico. 
La Chiesa di S. Maria, nota col nome piu famigliare di Cappella di Moorfield, fu sino all'epoca dell'erezione della Chiesa di S. Giorgio a Southwark il piu bel tempio dedicato in Londra al culto Cattolico Romano, ed e tuttavia considerata qual Sussidiaria della Metropolitana. Sebbene il grandioso edifizio, che la pieta e la munificenza dei Cattolici hanno fatto piu tardi innalzare sulla sponda meridionale del Tamigi , le abbia tolto il pri- mitivo prestigio, cio nondimeno tanto per l'estensione dell' area, come per le armoniche proporzioni architettoniche e la splendidezza degli ornamenti, essa raccoglie in se pressoche tutti gli attributi d' una Basilica. - E quando nel 1819 venne aperta al culto dei fedeli, offriva un grato e rimarchevole contrasto colle insignificanti e disadorne chiesuccie annidate in remote localita della Capitale , dove i Cattolici fin dal tempo della persecuzione stimavansi felici di poter non turbati praticare i riti d' un' antica, ma proscritta religione. 
Essendo il Sig. Gillou uno fra i piu considerevoli contributori per l' erezione e la decorazione di questo tempio costrutto sopra disegno e sotto la direzione del celebre Architetto Milanese Gio. Batt. Comolli gli fu facile di favorire il nostro Artista coll'incarico di ornarne l' interno. Statuito percio secolui il prezzo di 75,000 franchi per l' esecuzione dei dipinti del Coro e della Nave di mezzo, Aglio si poneva all' opra e in meno di quattro mesi compiva questo colossale lavoro. 
Qui, traendo vantaggio dall' unica digressione speciale da lui fatta in argomento di dipinti nella sua Antobiografia in Inglese dedicata al figlio, lasciero, per debito d' imparzialita , che Aglio stesso ne dia la descrizione e la critica. 

« L ' opera venne da me dipinta a fresco, eseguita e compiuta 
« a generale ammiraziolle , ma sebbene il pubblico ne abbia altamente 
« applaudito l' effetto io devo confessare che mi parve 
« sempre alquanto deficiente nei dettagli, e per quanto buona 
« ne sia la composizione non posso a meno di ammettere ch'essa 
« lascia alcun che a desiderare dal lato correttezza di disegno : 
« mi e pero di non poco conforto il pensare che di questo 
« appunto, del quale i critici mi renderanno senza dubbio 
« unica mente responsabile, non sia cagione in alcuna parte la mia 
« negligenza ; sibbene la fretta dei preti, i quali dirigendo a 

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« quell’ epoca la fabbrica, mi assediavano continuamente colla 
« singolarissima raccomandazione di procedere alacremente e di 
« non sostare per motivo alcuno dal progresso del lavoro , e 
« negavano ascolto e credulita ai giusti scrupoli della mia 
« coscienza d' artista. L' affresco dietro l' Altar Maggiore e sopra 
« una superficie elittica, formata dall' intiera parete del coro, il 
« di cui asse e per cosi dire costituito da quattro colonne di 
« prezioso alabastro a cui s' appoggia l' Altar Maggiore, e 
« sebbene queste diano maggior risalto allo sfondo che emerge fra 
« i vani non lasciano pero di tog1iere al riguardante la vista 
« complessiva del vasto dipinto che resta cosi dalle medesime 
« come diviso in cinque parti di cui la centrale sorge con bell'effetto 
« dietro il tabernacolo dell' Altare. L' Affresco e largo 55 
« piedi inglesi ee alto 33 e il soggetto rappresentatovi e la 
« Crocifissione con circa 200 figure: e se si considera che mi 
« fu forza eseguirlo entro il termine di 100 giorni e senza 
« acconcio disegno o cartone, ognuno di leggieri comprendera che 
« le poche traccie di negligenza che scorgonsi nel disegno fu rono 
« l'effetto soltanto della rapidita d' esecuzione cui mi 
« costrinsero le esigenze di que'Reverendi, che ansiosamente mira- 
« vano al compimento del tempio senza riguardo alcuno alla 
« grave e delicata natura del grandioso lavoro affidatomi. Certo 
« nessun artista avrebbe Voluto osare di dar mano a tale 
« intrapresa in si breve tempo, ed anch' io mi vi sarei rifiutato a 
« tutta prima quando fossi stato conscio di siffatta condizione , 
« manifestatami solo allorche il lavoro era gia in progresso. » 

L' Assunzione della Vergine coi 12 Apostoli che stanno contemplandola forma il soggetto dell' affresco rettangolare che occupa la volta della nave di mezzo. Questo dipinto a stile largo e severo e inquadrato da larga cornice divisa in 14 scompartimenti, in cui sono introdotti varii soggetti biblici eseguiti a chiaroscuro con abilissima imitazione di basso-rilievi: 

Ora fatta astrazione daIle osservazioni critiche che lo stesso Artista ha candidamente esposte nella sua Autobiografia sul merito intrinseco del suo lavoro, ed ommettendo per amore di brevita i pomposi elogi dei giornali dell' epoca, non sara discaro l'udire l'imparzi1e giudizio che recentemente ne diede di nuovo l'organo il piu accreditato dell' opinione pubblica in Inghilterra, il Times, in un articolo del 9 Giugno 1865 descrivente la ceri- monia della consacrazione del Dott. Manning a Vescovo di Westminster celebratasi alli 8 di quel mese nella Chiesa di Moorfield: 


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« L' interno del Santuario era atto infatti a produrre la piu 
« profonda impressione; l' imponenza dei dipinti rivaleggiava 
« colla magnificenza degli addobbi; il bell' Affresco di Aglio 
« della Crocifissione, quasi l'unico di questo genere che a larghi 
« tratti delinei le scene turbolente di quel gran sacrificio, 
« mostravasi ai fedeli dietro l'Altar Maggiore con meraviglioso 
« effetto pari a terribile panorama. » ( 1) 

Compiuta l'opera e rassegnatosi ad un diffalco sul prezzo prestabilito a cagione dello sbilancio in cui trovavansi gli affari del ricco banchiere, che da troppo ardente cattolico aveva azzardato nella costruzione del tempio la somma, forse superiore alle sue forze, di 250,000 franchi, Aglio ricorse di nuovo all'anteriore risorsa dell' arte litografica, che gia gli aveva procurato vasto campo di guadagno, e dopo aver pubblicato gran copia di vedute della Svizzera, della Germania e dell' Italia, esegui nell' Aprile 1821 cento tavole di disegni d' ornamento, che vennero stampate e riunite in un volume in 4° da Hullmandel col titolo di 
« Scuola progressiva ornamentale di 100 disegni inventati e litografati da A. Aglio » e nel Settembre i disegni della serie di affreschi da lui dipinti nel 1807 nella Villa Woolley ( Contea di York ) in venti tavole riunite in un volumetto in 8° e pubblicate dal suaccennato editore col ritratto dell' Autore e il nome latino Augustinus AElius. 
Sullo scorcio dello stesso anno il nostro artista dipinse il si-pario del nuovo Teatro di Haymarket ( Commedia Inglese) ed essendo poi stato nel Gennajo 1822 presentato da persona influente al Duca di Bedford, questi gli affido l'incarico di ornare di affreschi a soggetti campestri le sale della sua residenza a Woburn Abbey, lavoro ch'egli esegui con quel brio originale e forza di colorito che tanto distinguevano ogni sua composizione di tal genere, e che gli valse per tutta la vita non che numerose commissioni la costante protezione ed amicizia di Sua Grazia, del che fa fede la copiosa corrispondenza (70 lettere almeno del Nobile Duca coll' Artista), ora in possesso del figlio. 
Dal 1822 al 1824 Aglio continuo le pubblicazioni di litografie, fra le quali rimarcansi: un raccolta di vedute della Vallata d'Aosta, una serie di disegni in folio imperiale, delle principali figure dei Capilavori di Giotto, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, 

(1) Qui Articolista ha voluto far speciale allusione all' incrcdibile risalto che danno alla scena della Crocifissione gli effetti, magistralmente raffigurati, del cataclisma che sconvole la natura allo spirar del Redentore. 

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Correggio, Ribera, Guido etc. , litografie delle incisioni di Tommaso Piroli del Giudizio Finale di Michelangelo, di disegni di battaglie di Napoleone I.o riprodotti dalle incisioni le piu note d' artisti francesi, ritratti di celebri individualita dell' epoca, fra le quali il Belzoni, il General Spagnuolo Don Rafael di Riego etc. etc., di disegni degli affreschi da lui eseguiti a Woburn Abbey non che di vedute pittoresche e studii d' alberi del parco e dei- deliziosi d' intorni di quella Villa. 
Qui credo far cosa gradita al lettore rendendo nota una circostanza assai singolare che accompagno la pubblicazione del ritratto in litografia di Belzoni e che contribul stranamente ad intralciarne lo spaccio. Ad onorar la memoria del celebre scopritore di tante preziose Antichita Egizie, a cui l'univano i legami della piu stretta amicizia, Aglio aveva al cominciar del 1824 ( Belzoni morl nel 1823 in un deserto d' Africa) pubblicato un bellissimo ritratto in litografia dell'ardito viaggiatore destinando il ricavo della vendita alla vedita allora dimorante in Londra. La straordinaria statura di Belzoni ( era alto otto piedi, percio veniva da Aglio famigliarmente chiamato il Gigante ) aveva indotto il nostro Artista a rappresentarvi soltanto il busto dell' Amico collocandolo nel centro d'un paesaggio africano ed attorniandolo dei trofei delle penose lotte da lui combattute alla ricerca degli avanzi di quell'immensa Necropoli dell'antica Civilta Egizia che si estende fra il Nilo , il Mediterraneo e il deserto. 
Fra i varii ruderi di Monumenti egiziani ombreggiati di palme llisposti sul davanti (la piramide di Cefrene, nella quale Belzoni pel primo penetro e nello sfondo) havvi un Sarcofago aperto, dal quale esce un serpente. L'introduzione di questo rettile era pienamente giustificata dalla natura del paesaggio, cio non ostante alcuni antiquarii cominciarono a poco a poco a travedervi un'ingiuriosa allusione personale, e la loro suscetibilita, forse stimolata da maligne suggestioni, venne a gradi a gradi infiammandosi per modo da avvampare intollerante contro l'artista e a tal punto da sollevare un gravissimo incaglio allo spaccio del ritratto. Aglio reistette per qualche tempo, ma poi scorgendo la lotta inevitabile volendo scansare disutili polemiche ed inimicizie si decise a malincuore a ritirare le molte copie giacenti presso gli editori.