PARTE SECONDA 1824 -1830 Introduction Part 1 Part 2 Part 3 Appendix 1 Appendix 2 Appendix 3 Breve Analisi Era verso la fine di Maggio del 1824 , quando certo Sig. Bullock dopo lunga dimora in America giungeva in Londra con una interessante collezione di anticaglie Messicane , e noleggiata la vasta sala da concerti nota sotto il nome di Egyptian Hall (sala Egiziana) in Piccadilly, vi apriva un' espo- sizione permanente di quelle curiose reliquie. Fra i varii e piu importallti soggetti d' Alltichita niuno ve n' era a quest' epoca men noto ed esplorato di quello relativo all' origine delle popolazioni Azteche ed al loro stato di civilizzazione nei secoli anteriori alla scoperta dell'America. Molte cause avevano contribuito atener l' Europa in una completa iglloranza su tutto cio che concerneva i popoli del Nuovo Mondo. Secondati dapprima dal fallatismo delle soldatesche e dei preti i conquistatori considerarono objetto della piu alta importanza il cancellare qualsiasi traccia delle religioni dei nativi, l' annientare i monumenti dell' antica loro gralldezza, in una parola, il soffocare tutto che potesse evocare memorie d'indipendenza. D'altra parte se si polle riflesso alla gelosa politica della Spagna, all'esclusivo monopolio
16 ch'essa serbavasi delle sue vaste colonie Americane, ed all'ignoranza e superstizione di que' tempi lontani, agevolmente si spieghera l' avvenuta distruzione di si larga copia di preziosi documenti. Gli Spagnuoli curavansi piu d'impedire al resto d'Europa d' acquistar cognizioni sul paese e suoi abitanti di quel che d' istruirsi loro stessi su tal argomento, percio anche non poche memorie storiche e filologiche, gloriosi risultati delle dotte e pazienti investigazioni di alcuni Missionarii illuminati, presso i quali le abitudini di lavoro e d' erudizione avevano avuto il sopravvento sulle misure della prudenza e del calcolo, cadute nelle ugne del Sant' Uffizio erano state sequestrate o distrutte. L' Inquisizione nella sua cieca e ignorante persecuzione aveva fatto raccogliere e distruggere quanti Manoscritti Geroglifici contenenti canti, inni religiosi, memorie , tradizioni, potevansi rintracciare fra gli indigeni, e capitanata dal primo Arcivescovo del Messico Don Giovanni di Zumarraga, personaggio di nefanda celebrita fra gli studiosi di Americane antichita e degno Collega dell' Arcivescovo Ximenes, il fanatico incendiario dei Manoscritti Arabici a Granata, aveva comandato l' erezione sulla piazza, maggiore di Tlatelolco di quell' Autoda-fe che ridusse in cenere gli Archivj nazionali del Messico. Se a cio s' aggiunge la strettissima interdizione opposta dal Governo Spagnuolo a qualsiasi posteriore tentativo di pubblicazione tendente ad illustrare sotto il suo vero aspetto ( in opposizione cioe alle assurde teorie sviluppate da Torquemada, Veytia, Garcia etc. ), la storia e la civilizzazione delli Aztechi, di leggieri si comprendera come sia avvenuto che al mondo scientifico rimanesse per ben tre secoli chiuso pressoche interamente il campo delle informazioni sull'antico stato di questa parte si interessante del globo, e quanto grande dovesse essere per conseguenza il prestigio di questa Esposizione nuova ed unica di Antichita Messicane, che il Bullock offriva all' avido stuolo dei dotti e dei curiosi. (1) Fra le varie anticaglie esposte in Egyptian Hall rimarcavasi specialmente un Manoscritto Geroglifico, e come l'Esponente desiderava colllpletare la serie delli oggetti collocati nella parte superiore della Galleria a mezzo di un facsimile a piu larghe. (1) Il dott. Robertson infatti nella sua Storia d' America (Vol. II. nota 53) ignorando I' esistenza dei Manoscritti Gerogliflci conservati nella Bodlejana ad Oxford dichiarava che l' unico esemplare inquestionabile d' artc messicana conosciuta allora in Inghilterra era una coppa d'oro finissimo che dicevasi aver appartenuto a Montezuma, stata compcrata dal conte di Oxford' a Cadice e venuta piu tarde in possesso di Lord Ancher.
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dimensioni di quel Codice , egli si rivolgeva a persona amica perche gli raccomandasse un artista distinto che potesse assumersi l' incarico di eseguirne una copia fedele. La scelta cadde sul nostro Aglio, il quale, malgrado il breve spazio di tempo assegnatogli, esegui il ravoro con tal felicita d’ imitazione da guadagnate l'ammirazione dello speculatore Inglese e l’immediata commissione d’ altre riproduzioni. Ed egli stava gia per intraprendere la copla di alcuni frammenti di mappe Messicane quando il Molto Onorevole Lord, Visconte Kingsborough, appasionato amatore d’ Antichita ed assiduo frequentatore della Galleria essendosi invaghito in alto grado del bellissimo facsimile dipinto dal nostro Artista volle possederne buon numero di copie, ed ottenuto l’assenso del Bullock, propose ad Aglio di preparargliene 100 copie litografate e sopra carta di colore identico a quella dell’ orlginale fatta colle fibre delle foglie di Maqueys o Agave americana) della famiglia dei Cacti. Possedendo un torchio litografico il nostro pittore pote in pochi mesi compiere questo lavoro, e come la finitezza d’esecuzione e la forza di Colorito erano riuscite al di la dell’ aspettazione, il Visconte dopo averlo lautamente ricompensato ed altamente encomiato lo incarico nel Settembre di recarsi ad Oxford onde eseguirvi i facsimili dei Manoscritti Geroglifici conservati nella Biblioteca Bodlejana. I risultati di questa nuova Commissione ebbero per effetto di fomenlare sempre piu le brame letterarie di Lord Kingsborough il quale , conscio della peculiare abilita del nosto pittore, ed inorgoglito pel successo ottenuto fra gli amici colla privata pubblicazione dei fac-simili da lui annotati del Manoscritto di Bullock, volse ben tosto la mente a piu vasta compilazione , e possedendo gia nel Maggio 1825 i fac-simili d'ei Manoscritti di Oxford, s’affretto ad assicurarsi la cooperazione dell. Artista onde dar vita all’ ardito progetto. L' esistenza d’ uno scarso numero di Manoscritti Geroglifici Messicani era bensi da qualche anno divenuta palese ad alcuni eruditi, ma sap endoli sparsi in poche Librerie delle varie Capitali d'Europa niuno ravvisava possibil cosa il poter trarne alcun utile, di modo che sempre negletti o considerati soltanto quali oggetti di frivola curiosita continuavano a giacere negli scaffali, posti talvolta in non cale dagli stessi Bibliotecarii, i quali, inetti a rilevarne l’arcano sjgnificato, non di rado, valendosi della calunliios a quanto astuta appellazione apposta dvi Lojoliti a questi 18 Manoscritti, li qualificavano presso il pubblico col titolo di librt di Magia. Questi pochi Codici sfuggiti per buona sorte alia generale conflagarazione di Tlatelolco eran stati ill parte spediti in Europa sin dal XVIo secolo fra le spoglie opime del grande Impero Messicano quali oggetti meritevoli per la loro singolarita , d' essere offerti a S. M. Cattolica e piu tardi (causa appunto la loro stranezza) inviati in dono dai Re di Spagna a qualche congiunto o Principe Itmico. Si fu in tal guisa che alcuni dei medesimi passarono in Italia, in Francia, in Germania e in Inghilterra, ove rimasero, come abbiamo detto, pressoche sempre nascosti o ignorati. (1) Il Barone di Humboldt aveva pel primo, nella sua celebre Opera sui Monumenti dell'America, rimarcato esser ben deplorabile che nessuno dei Governi che possedeva qualche esemplare di questi antichi e preziosi avanzi fossesi curato di ordinarne la riproduzione per le stampe, ed insistendo sulla loro importanza, egli aveva proclamato l'alta necessita d' un' immediata pubblicazione per I' agevolezza allo studio dell' ascoso loro significato e dei costumi e fasti delle nazioni che a vicenda occuparono la vasta regione del Messico prima della conquista. Questo nobile appello, lanciato in un' epoca in cui la reazione dominava prepotente in tutta Europa, sebbene non trovasse eco presso le varie corti cui era diretto, aveva cionondimeno avuto per effetto di creare immensa sensazione nelle societa letterarie e di aumentare in Ingilterra la simpatia dei dotti pel felice tentativo di Lord Kingsborough. E quantunque rivolto solo a Governi, ai quali Con ragione il celebre Cosmografo credeva essere unicamente concesso il poter realizzare il suo desiderio, esso diveniva tuttavia potente incentivo pel nobile Lord onde perseverare nell' assunto ed affrontare l 'enorme dispendio dell' impresa. Le mire del Visconte erano in origine dirette , Come lo attestano varii brani dlegli scritti di Aglio, e come e facile a credersi quando si pensi al Costo finale dell' opera affatto incompatibile colle condizioni finanziarie, in cui trovavasi il nob. Lord ad offrire agli scienziati una raccolta in 4 vo1umi di fac-simili , dei Manoscritti geroglifici Messicani esistenti in Europa accompagnati da alcune sue note. Ma i seducenti risultati dei viaggi e delle fatiche (1) E provato che il famoso Codice, si attraente per l' originalita dei disegni e la brillantezza dei colori altre volte nel Museo Borgia a Velletri ed ora conservato nella Biblioteca del Collegio della Propaganda a Roma, servi di giuocatolo a Cesare e Lucrezia Borgia nella loro infanzia. It proved that the famous Code, appealing for its originality of design and color brilliance other times in the Museum Borgia in Velletri and now preserved in the Library of the College of Propaganda in Rome, served as a toy for Cesare and Lucrezia Borgia in their childhood. 19 del nostro Concittadino lo persuasero gradatamente a protrarre sempre piu i limiti della pubblicazione, ed essendosi poi avventurato nel pericoloso labirinto delle discussioni di teologia comparata e delle interpretazioni, egli si vide ben presto forzato ad allargare ampiamente le proporzioni delli ultimi volumi e ad accrescerne poi il numero onde dedicare magglor ,spazio alle note, alle citazioni ed ai commenti da lui preparati in appoggio della sua favorita utopia della colonizzazione del Messico per opera degli Ebrei. La descrizione dei viaggi di Aglio sul Continente per l'esecuzione dei fac-simili dei Manoscritti Geroglifici Messicani venne da lui stesso compilata in inglese ed occupa un voluminoso fascicolo Manoscritto di cui tengo copia.
Partito nel Giugno 1825 da Londra alia vblta di Parigi e cola riprodotto il Codice Telleriano-Remense della Biblioteca Reale il nostro pittore ebbe la fortuna d'essere dal celebre filologo Abele de Remusat presentato al Barone di Humboldt, il quale, ammirando il fermo divisamento e la rara abilita dell' Artista, gli fu largo d'elogi e d'incoraggiamenti e fornitol di lettere commendatizie per la Germania lo avverti di star in guardia contro le difficolta che gli verrebbero opposte in Austria ed in Italia. (1) Portatosi a Dresda e 'Compiuto in otto mesi il fac-simile dell’ importantissimo Codice di quella Libreria, Aglio passo nel Gennajo 1826 a Bellino ed ivi riprodusse i varii frammenti d' Antichita Messicane conservati nel Museo Privato del Re. Di la recatosi nel Marzo a Vienna ed essendogli negato il permesso di eseguire il fac-simile del Manoscritto della Biblioteca Imperiale gli fu mestieri aver ricorso alla Commendatizia del Barone di Humboldt pel Principe di Metternich e presentatosi a tal uopo al Ministro ne ebbe graziosa accoglienza, un viglietto di libera ammissione al Dipartimento dei Manoscritti e l' augurio ( che pur troppo si doveva avverare e che sempre gli suono all' orecchio qual funesto presentimento ) che il successo finale avesse almeno a corrispondere, del che assai dubitava, ai disagi ed ai sagrificii richiesti dalla natura colossale dell' intrapresa. Completato anche questo lavoro il nostro pittore si diresse alla volta della patria
(1) Qui giovera notare il singolare rimarco spesso ripetuto da Aglio nella sua lunga descrizione della compilazione dell' Opera, cioe che in tutti i suoi viaggi (ad eccezione di quelli in Francia) egli non ebbe alcun appoggio morale o commendatizie dal suo Mecenate, onde ottenere grazie presso i personaggi, ai quali doveva spesso ricorrere per sormontare gli ostacol frapposti dai regolamenti delle Biblioteche all' esecuzione dei fac-simili. Here giovera noted the singular remark often repeated by Aglio in his long description of the compilation of the work, ie that in all his travels (with the exception of those in France) he has no moral support from his or commendatizie Mecenate in order to get through at the characters, who often had to resort to deal with hindering hurdles by all regulations of Libraries, in the execution of copies. 20 e dopo circa quarant' anni d' assenza giunse a Cremona, dove, trattenutosi qualche tempo, venne da persone influenti, fra le quali primeggiava il Principe Vidoni, provveduto di commendatizie per varii dignitarii della Chiesa residenti in Roma. Preso congedo per sempre dai parenti e dagli amici Aglio parti il 27 Agosto per Bologna, ma, riuscendogli vano ogni tentativo onde smuovere l' eruditissimo Mezzofanti dal pertinace rifiuto opposto ( per privata mira soltanto essendo sua idea di pubblicare lui stesso il Manoscritto con note filologiche ) all' esecuzione d' un fac-simile del Codice Messicano conservato nella Biblioteca dell'Istituto, egli lasciava a persona influentissima nell' Alta Societa. di Bologna ( la Contessa C… ) la cura di prendere , a seconda dell'esigenza del caso, anche per astuzia il sopravvento sull'ostinata ripulsa del gran poliglota, ed affidato l'incarico dell' esecuzione del fac-simile ad un amico portavasi a Roma ove in breve tempo e ad immensa sorpresa del Mezzofanti, che lo riseppe ben tosto, Aglio riceveva da Bologna una copia esattissima del Magnoscritto. Le difficolta che la Curia Romana soleva. apporre alla generalita dei lettori e degli Artisti sgomentarono a tutta prima l'animo del nostro Concittadino, ma il potente appoggio del Cardinal Vidoni, del Marchese Castaguti e d' altri personaggi gli venne bentosto in soccorso e gli appiano la via a completar la raccolta; anzi terminato nel Gennajo 1827 il fac-simile del Codice Borgiano egli veniva dal Cardinale presentato a Leon XIIo il quale in oonsiderazione dell' importanza dell' opera e delle preghiere del Nobile Prelato accordava ad Aglio il privilegio dl trattenersi non solo ogni giorno nella Biblioteca Vaticana, ma 'anche nelle bre, in cui il pubblico non era ammesso alla lettura facilitandogli in tal guisa il rapido compimento del lavoro. Quantunque il nostro pit tore fosse costretto a dedicare la maggior parte del suo tempo alla riproduzione a colori dei lucidi da lui eseguiti a matita nelle Biblioteche , ei non ristette pero durante il suo soggiorno in Roma dall' uso della tavolozza e si fu appunto in quest' epoca ch' egli produsse il suo capolavoro ad olio tanto encomiato dai giornali dell'epoca e di cui riportero qui la descrizione data dal Segretario della Romana Accadenia l' Abbate Melchiorre Missirini nel No. 45 del Diario di Roma ( 6 Giugno 1827 ):
21 « trae a se gli intelletti e gli animi , e li rende facili e pronti « persona in Gerusalemme ed ha visitato e preso ricordi di quei « essendo il punto della luce del quadro in sull' ora meridiana, 22 « potesse nella Capitale sede della Religione e delle Arti. Noi Di quest' opera, rimasta per varii mesi esposta a Roma nello studio dei
pittore Severn (Vicolo de'Maroniti), si trova menzione in una lettera del
10 Agosto 1845, diretta dall' Artista al Dott. Luigi Aglio, nei seguenti
termini: Lasciata Roma nel Luglio Aglio si recava a Milano onde consultarvi alcuni Manoscritti Messicani statigli segnalati da un amico, ma per quante ricerche ei praticasse nelle Biblioteche di Brera ed Ambrosiana non gli era dato scoprire alcun Codice che corrispondesse alle ricevute informazioni , ed impedito per la ristrettezia del tempo dal procedere ad ulteriori indagini vedevasi ben tosto costretto a partire ana volta di Parigi. (1) A quest' epoca l' opera doveva esser limitata a cinque volumi in foglio, ma gli importantissimi acquisti compiuti a Parigi dall' Aglio fra l' Agosto ed il Novembre 1828 dei lavori inediti di Guglielmo Dupaix sugli Anticbi Monumenti den' America Centrale illustrati da. preziosi disegni di Castanneda, e del Manoscritto Geroglifico Messicano del Sig. Fejervary di Pesth, non che la decisione presa piu tardi da Lord Kingsborough di aggiungere ad illustrazione e completamento dell' opera la famosa storia del Messico di Frate B. de Sahagun rimasta per molte circostanze inedita dal 1570 in poi (2), furono causa che la pubblicazione prendesse sempre piu ampie proporzioni. E quando finalmente dopo due anni di indefessa attivita questo gigantesco lavoro usci nel Giugno 1830 alla luce, i sette larghi volumi, di cui si componeva non bastarono a contenere tutti i materiali accumulati da Lord Kingsborough pe' suoi commentarii, che vennero –
23 percio dopo la di lui morte pubblicati separatamente in due volumi. (1) Quantunque non poco distratta dalla gravita degli avvenimenti politici, e specialmente dalle giornaliere relazioni sui fatti di Polonia la stampa Europea accolse con entusiasmo l'apparizione di quest' opera magnifica. Lunghi articoli descrittivi contenenti dettagliate analisi dei testi e serie d' elogi sulla finitezza dell' esecuzione litografica dei disegni e sul lusso tipografico vennero ben tosto in luce in ogni paese ad annunciare al mondo scientifico la grandiosa pubblicazione, e benche il giudizio dei critici fosse unanime nel combattere e condannare le strane tdee svilluppate da Lord Kingsborough nelle sue note, gli omaggi tributati al nostro Aglio furono si universali da rendere completo il successo della parte artistica. Volendo evitare qualsiasi taccia di parzialita nella descrizione
dell'opera mi varro qui dell' autorevole testimonianza fornitami dal
Magazzino Letterario di Londra ( 100.0 vol. parte II.a pag.
335) che brevemente riassumendo l' opinione della stampa inglese sul
soggetto offrira altresi ai lettori alcuni interessantissimi dettagli: (1) Ecco il titolo dell'Opera Volto in italiano: Antichita del Messico, ossia Collezlone di fac-simili delle antiche pitture e geroglillci del Messico, sussistenti nelle Bibl. Reali di Parigi, di Berlino e di Dresda nella Bibl. Imp. di Vienna, nella Vaticana e nel Museo Borgia a Roma, nella Bibl: llell'lstituto a Bologna e nella Bibl: Boldejana d'Oxford siccome ancora nei Monumenti della Nuova Spagna, il tutto chiarlto c spiegato col sussidio di molti manoscritti inediti e preziosi per opera di Agostino Aglio. Londra 1830. Aglio Wittaker c Comp. 24 « di tutto cio che concerne l'oscuro tema delle Antichita Messicane. La pubblicazione non era per anco compiuta allorche Aglio trovossi
sorpreso dal piu crudel disinganno. Lord Kingsborough gli aveva sernpre
fatto travedere immensi guadagni e, un avvenire d'agiatezza, non volendo,
a suo dire, aver alcuna partecipazione al lucro derivante dalla vendita
dell' opera, di cui gli bastava possedere venti copie colorate, ma la sua
posizione fillanziaria limitata s' era d' anno in anno talmente peggiorata
per l'enorme dispendio da indurlo a sospendere ogni pagamento, e il nostro
Artista, costretto ad accettare, a saldo di somme da lui fornite al suo
Mecenate pegli acquisti di materiali per l' opera, un'obbligazione a
quattro anni data di 38,000 franchi, erasi giadovuto rassegnare ai piu
enormi sagrificii onde sostenere il decoro del proprio nolle. Se non che
la morte improvvisa del Visconte in Irlanda venne come terribile
catastrofe ad apportare l' ultimo colpo alla sua triste posizione, (1) Alcuni mesi or sono v' era in vendita presso il Libraio B. Quaritch di Piceadilly una copia colorata dell'opera al prezzo assai modesto di 1200 franchi. 25 « travagli, di mente e di corpo e perdita d'ogni clientela furono A compimento di questo periodo tanto interessante della carriera del nostro pit tore faremo cenno di qualche lavoro da lui eseguito durante i suoi viaggi sul Continente ed al suo ritorno a Londra, non che di un'opera letteraria da lw intrapresa fra il l828 ed il 1831, ma lasciata incompleta. Come le sovvenzioni di Lord Kingsborough erano talvolta scarse o in ritardo, Aglio era spesso forzato nel tempo di sua dimora in Germania a trar partito da' suoi talenti , percio , valendosi in gran parte degli ahbozzi a matita di vedute pittoresche da lui disegnate dalla natura mentre viaggiava ( ora riuniti in un magnifico Album in possesso del figlio ) , non poche furono le opere ad olio e ad acquerello ch" egli esegul durante la sua lunga dimora a Dresda ed a Vienna. Reduce poi a Londra, quantunque occupatissimo nella trasposizione su pietra e successiva stampa e coloritura dei Geroglifici Messicani , egli fece ( nell'estate del 1829 ) nuovi lavori in fresco ana residenza del Duca di Bedford a Woburn Abbey, e per commissiooe d' un Lord, di cui non occorre il nome nene sue memorie, dipinse nello stesso anno un gran quadro ad olio rappresentante Gesu che ridona la vista al Cieco, magnifica tela che gli venne pagata 8000 franchi e che esposta nell’Autunno per qualche tempo an' Accademia Reale gli valse larghi encomii. Sin dal 1828 mancando tuttavia un'introduzione all’opera, Aglio aveva proposto d' assumersi il non facile compito di supplire a questa lacuna con una notizia bibliografica intorno ai manoscritti e con un abbozzo di chiave pei geroglifici; ma questo progetto era stato accolto con tal scoppio d' indignazione dai di lui Mecenate da indurlo almeno pel momento a rinunciarvi. Pubblicata l'opera con una brevissima prefazione ed essendo per la morte di Lord Kingsborough cessati gli ostacoli che si frapponevano 26 alla pubblicazione delle interessanti notizie raccolte dal nostro Artista, questi riconobbe la necessita di dar nuova forma e maggiore sviluppo al lavoro segretamente intrapreso. Egli non ignorava che l'elevatezza del prezzo dell'edizione aveva non solo opposto agli amatori una barriera pressoche insormontabile all' acquisto di informazioni sulla natura dei tesori scientifici contenuti nell' opera, ma tolta altresl ogni speranza agli studiosi non ricchi di attingere a quelle ricche fonti per la prima volta raccolte ordinate ed illustrate. Era dunque mestieri provvedere a questo grave inconveniente mediante la pubblicazione d'un testo di costo limitato, che rendesse noti i varii monumenti radunati nell'opera, ne chiarisse per quanto era possibile l'ascoso significato e porgesse una completa esposizione (a guisa di corredo storico) di quelle importanti quistioni sui miti e tradizioni dei Messicaniche svisate per lo innanzi per interesse religioso dai pochi scrittori, che avevano abbordato l' arduo soggetto, attendevano sempre una soluzione seria, quand' anche solo approssimativa. Aglio si accinse all' impresa, e dopo aver tessuto una memoria compendiosa delle origini, mitologia, e sistema geroglifico dei Messicani procedette a descrivere con minutezza la provenienza, l' attual condizione e valore dei Codici Manoscritti da lui riprodotti. Completata anche questa parte egli gia stava tentando l' abbozzo d' una chiave pei geroglifici, quando un press ante invito della Municipalita di Manchester per l'esecuzione di molti lavori in fresco nelle sale del Palazzo di Citta distraendolo da questi studii lo indusse a differire il compimento dell' opera. Restituitosi un anno dopo a Londra Aglio continuo ad arricchire di copiose aggiunte ed illustrazioni il suo Manoscritto, ma la freddezza con cui i suoi piu intimi amici e parenti ( schiavi di religiosi pregiudizii) accolsero le di lui teorie sulla Colonizzazione dell' America, e le nuove ed ardite idee sviluppate ne' suoi commenti sulla mitologia Messieana ( idee e teorie che dovevano trovar piu tardi una sl autorevole conferma nella celebre opera di Rescott (1) ), non che l' operosita, cui si vide costretto ad eseguire le molte opere d' arte affidategli nel frattempo, e fors' anche infine la temuta impopolarita della stesso Suo lavoro letterario, lo smossero talmente dal proposito e lo dissuasero a tentarne la pubblicazione.
(1) Storia della conquista del Messico con rivista preliminare dell'antica Civilizzazione Messicana e colla vita del Conquistatore Fernando Corlez per G. E. Prescott - terzo vol. Londra. 1843 in ottavo tipogr. Bentley. 27 Quest Manoscritto di circa 70 pagine venne insieme ai 14 fogli di chiave pei geroglifici (1) riunito da Aglio ne' suoi ultimi anni ad altre memorie di diverso argomento ( fra le quali havvi anche un trattatello sull’ arte del dipingere a fresco ) in un grosso volume in quarto colla seguente iscrizione:
(1) Al dire di Bustamente, scrittore Messicano de'tempi nostri, la chiave dell'intero sistema dei geroglifici Messicani venne nello scorso secolo scoperta da un Messicano di nome Borunda e da lui recata in Spagna nel 1795, dove probabilmente, come avvenne dell'opera di Sahagun sara rimasta sepolta nella Biblioteca di qualche Convento. |